Anche Odifreddi rifiuta la sindone di Garlaschelli e del CICAP
- Ultimissime
- 31 Mag 2010
La rivista MicroMega attacca nuovamente la Sindone di Torino. E non è certamente una novità.
Evidentemente la sola idea che possa essere autentica è talmente inaccettabile che lo sforzo di dimostrarne la non autenticità ha la priorità su qualunque altro argomento.
Il nuovo assalto è affidato questa volta al matematico “impertinente” Piergiorgio Odifreddi ma, come abbiamo già visto ieri, non è stato granché efficace, né significativo.
Odifreddi contro la sindone di Garlaschelli.
La vera “notizia”, se così possiamo dire, è che nell’articolo su MicroMega, Odifreddi respinge e rifiuta anche la “seconda” Sindone, cioè la copia prodotta dal chimico Luigi Garlaschelli come tentativo di dimostrare che un falsario del 1300 d.C. avesse potuto produrre l’immagine sindonica.
«Anch’io non sono particolarmente impressionato dalla riproduzione di Piero Pesce Delfino o Garlaschelli», ha scritto infatti Odifreddi sul numero di aprile (MicroMega, L’inganno della Sindone, 4/2010).
Il dato ulteriormente curioso è che l’esperimento di Garlaschelli è stato profumatamente finanziato dal CICAP ma anche dall’UAAR, l’associazione di atei italiani di cui Odifreddi stesso è presidente onorario.
Per affondare il colpo sulla “seconda” Sindone, Odifreddi ha semplicemente osservato il risultato. L’esperimento di Garlaschelli è infatti talmente malriuscito che le (macro)differenze con la Sindone di Torino sono visibili senza necessità di indagine microscopica e, come già detto da tanti esperti, non dovrebbe figurare tra le prove contrarie ma tra quelle a favore dell’autenticità del reperto.
“La Sindone di Torino è una bufala che non si sa riprodurre”.
Oltre alla sindone di Garlaschelli, Odifreddi si è ovviamente occupato anche di quella originale, commentando: «Una bufala che non si sa riprodurre resta una bufala».
Non ci sarebbe problema se non fosse autentica ovviamente, ma quella del matematico risulta un’affermazione apodittica. Senza alcuna spiegazione.
Il perché sia una bufala la sindone di Garlaschelli è evidente a occhio nudo, ma non si può dire lo stesso di quella originale. Anzi, da secoli l’immagine sindonica rimane un mistero per gli scienziati che provano (seriamente) a studiarla.
Se fosse una “bufala medioevale”, che ci vuole a riprodurla oggi con la tecnologia avanzata che ci vantiamo di possedere?
Lo stesso direttore di MicroMega, lo scientista Paolo Flores D’Arcais è riuscito ad affermare che ormai, grazie alla scienza, «sappiamo tutto, sappiamo chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo (e in un certo senso perfino: che cosa possiamo sperare)» (Dio? Ateismo della ragione e ragioni della fede, Marsilio 2008, p. 17-20), ed invece non riusciamo nemmeno a riprodurre una bufala creata da qualche furbetto nel Medioevo?
Ricordiamo che Odifreddi aveva già creato qualche problemino all’UAAR, ad esempio quando rispondendo al sito web Cultura Cattolica, aveva scritto: «Quanto all’UAAR, è un’associazione indipendente: io non sono iscritto, e non sempre condivido le loro iniziative, ma ho accettato il titolo di presidente onorario (insieme ad altri) perché l’ateismo ha vita molto più dura del teismo, soprattutto in Italia, e si configura come un pensiero di minoranza da sostenere, non fosse altro che per la libertà di parola e di opinione».
La redazione
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